Stresa e le Isole Borromee

Stresa compare nei documenti già prima dell’anno mille con il nome di Strixia (piccola striscia di terra), nel XV secolo si trasformò da villaggio di pescatori a feudo della famiglia dei Visconti e, in seguito, passò alla famiglia dei Borromeo. La sua fama turistica è data dai racconti di viaggiatori eccellenti che, fin dall’Ottocento, scelsero Stresa come una delle tappe del loro Grand Tour, tra i tanti: Stendhal, Charles Dickens e Lord Byron. Ernest Hemingway ambientò a Stresa alcuni capitoli del suo famoso romanzo “Addio alle Armi”. Nota per le sue ville signorili, tra cui vanno ricordate Villa Vignolo (che appartenne a Italo Balbo), Villa Niobe e la celebre Villa Pallavicino, fatta costruire nel 1855 dallo statista Ruggero Bonghi e, in seguito, passata in proprietà del marchese Pallavicino che risistemò il parco in puro stile inglese, Stresa possiede inoltre uno splendido lungolago dove si ergono prestigiosi alberghi in stile liberty, circondati da parchi e giardini.

Nel centro storico sono da visitare la chiesa di S. Ambrogio (con tele secentesche) e Villa Ducale (1770) che appartenne alla duchessa di Genova prima e successivamente al filosofo Antonio Rosmini; dal 1966 è sede di un museo, del Centro Internazionale Studi Rosminiani e di una ricchissima biblioteca con importanti testi di medicina. La villa è circondata da un giardino all’italiana con un monumentale cedro del Libano risalente al 1860. spicca Il Palazzo dei Congressi, all’interno del paese, è sede di numerosi convegni ed eventi di richiamo internazionale, come le famose “Settimane musicali di Stresa” Stresa è anche il punto di partenza per splendide escursioni verso l’entroterra: salendo per la strada che conduce al Mottarone si incontra, a 800 metri di altezza, il giardino “Alpinia”, ideato negli anni ‘30 di questo secolo per salvaguardare un’incantevole zona panoramica e formare una raccolta di tipiche piante montane. Nel parco si contano oggi circa 700 specie di piante prevalentemente alpine e officinali. Proseguendo si sale fino ai 1491 metri del Mottarone, conosciuta stazione sciistica (si svolse qui il primo slalom della storia) e privilegiato osservatorio panoramico sul Lago, da cui si può godere, nelle terse giornate estive ed invernali, della suggestiva vista su sette laghi.